Quali sono i casi e come si deve procedere per l’esclusione di un socio di un Associazione?
Spesso i dissapori vengono portati all’interno di un associazione, rischiando di avvelenare l’ambiente dell’associazione. Spesso invece accadono fatti cosi gravi da obbligare il direttivo di un associazione a procedere all’esclusione di un socio. Ma quali sono i motivi che possono portare all’esclusione di un socio?
“L’esclusione d’un associato non può essere deliberata dall’assemblea che per gravi motivi; l’associato può ricorrere all’autorità giudiziaria entro sei mesi dal giorno in cui gli è stata notificata la deliberazione” cosi si legge nella L. 266/91 e nell’art. 24, comma 3 del codice civile. L’esclusione del socio da un associazione NON può quindi essere arbitraria.
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Quali sono i comportamenti che per gravi motivi possono portare l’esclusione del socio da un associazione?
Possono sicuramente costituire grave motivo di esclusione la rilevante violazione degli obblighi previsti nello statuto, la condanna penale definitiva (specie se a una pena che importa la detenzione), oppure la condotta gravemente offensiva nei confronti dell’Associazione o dei suoi aderenti.
N.B. se lo statuto o il regolamento associativo non preveda espressamente delle cause giustificanti l’esclusione del socio dall’associazione spetterà SEMPRE al Consiglio (o all’assemblea) deliberare l’esclusione.
Posso escludere un socio per ritardo nel pagamento della quota associativa? Questa è una delle domande che con più frequenza vengono poste ai nostri consulenti. Diciamo che il ritardo nel pagamento della quota associativa è una condizione verificabile in maniera più oggettiva.
Una socia collabora nello staff di un’altra squadra
Buongiorno Simona, ci aiuti a comprendere meglio per favore? In che senso una socia collabora nello staff di un’altra squadra? Chiede se questa può essere una causa di esclusione? Come regola generale le ricordiamo che “L’esclusione d’un associato non può essere deliberata dall’assemblea che per gravi motivi; l’associato può ricorrere all’autorità giudiziaria entro sei mesi dal giorno in cui gli è stata notificata la deliberazione” cosi si legge nella L. 266/91 e nell’art. 24, comma 3 del codice civile. L’esclusione del socio da un associazione NON può quindi essere arbitraria.” La materia è comunque estremamente delicata e per maggiori informazione La invitiamo a contattare un consulente esperto in tematiche associative. Per richiedere una consulenza può cliccare sul seguente link e richiedere subito assistenza –> https://consulentinoprofit.com/prodotto/consulenza-fiscale-contabile-tramite-mail/
Salve, è possibile che una ASD obblighi in forma orale un tesserato a non presentarsi più in palestra per fatti accaduti privatamente tra uno o più tesserati e che, giunti in forma di lamentela da parte di alcuni, vengano ritenuti moralmente inadeguati dal direttivo? Anche se lo facessero poi in forma scritta e ufficiale, sarebbe legale o si potrebbe fare ricorso nel momento in cui l’unica altra ASD affiliata alla stessa federazione si trovi in un’altra provincia a Minimo 1 ora di macchina e comporti quindi spese e problemi organizzativi al tesserato allontanato nel proseguire l’attività e carriera sportiva? Grazie
Può un Consiglio Direttivo nominare un Manager a tempo pieno (che non è socio) a fare gli affari dell’associazione?