Si potrà beneficiare della classe di merito più vantaggiosa anche in caso di rinnovo e per tutti i veicoli dello stesso nucleo familiare, anche non della stessa tipologia.

Il decreto fiscale porterà una novità importante per gli automobilisti. Uno degli emendamenti presentati mira a estendere i vantaggi della legge Bersani a tutti i veicoli, non necessariamente della stessa tipologia, di proprietà dello stesso nucleo familiare. Questo significa che si potrà beneficiare della classe di merito più bassa per tutti i veicoli a disposizione dello stesso nucleo, anche in caso di rinnovo della polizza.

Quali sono le novità introdotte dal decreto fiscale

Per venire incontro a chi stipula un nuovo contratto di assicurazione per una seconda auto o per agevolare un familiare convivente, dal 2007 è in vigore la legge 40 (anche se, nonostante la conversione in legge, qualcuno identifica ancora il provvedimento come il decreto Bersani) che semplifica notevolmente le procedure e aiuta a risparmiare. Ma cosa prevede esattamente la legge Bersani? Questa normativa stabilisce che in caso di acquisto di un veicolo aggiuntivo, sia nuovo che usato, il titolare della polizza o un suo familiare possano godere della classe di merito più favorevole, sia rimanendo legati alla stessa compagnia che cambiandola. Di fatto, chi stipulava un nuovo contratto può utilizzare l’attestato di rischio del titolare ed ereditare, così, la stessa classe di merito. Cosa cambia con l’approvazione del decreto fiscale? Le modifiche introdotte di fatto ampliano la possibilità di applicare quanto già previsto dalla legge Bersani: infatti, quando il decreto verrà convertito in legge, le disposizioni dovrebbero diventare valide anche in caso di rinnovo di un vecchio contratto, purché non si siano causati sinistri (anche con responsabilità paritaria) negli ultimi cinque anni e anche in caso di tipologie diverse di veicolo.

Cosa prevede la legge Bersani in fatto di Rc auto

Normalmente, quando si stipula un nuovo contratto di assicurazione, la classe d’ingresso “standard” assegnata è la CU 14 e questo corrisponde anche a un premio più elevato. Allora come sfruttare i benefici previsti dalla Legge Bersani, ora ampliata dal decreto fiscale? Per fare in modo che questa regola venga applicata, sono necessarie alcune condizioni. Mentre prima delle modifiche introdotte dal decreto fiscale erano esclusi tutti i casi di rinnovo, ora si potrà usufruire della classe più favorevole anche in caso di rinnovo, purché in assenza di sinistri con responsabilità esclusiva, principale o paritaria negli ultimi cinque anni. Il veicolo, inoltre, non deve più essere della stessa tipologia di quello di cui vogliamo utilizzare l’attestato di rischio (ed ereditare, di conseguenza, anche la classe di merito) come in precedenza: quindi è valido anche ad esempio nei casi auto-moto.

Sì anche per familiari conviventi stabilmente

Ci sono delle condizioni da rispettare anche per quanto riguarda il proprietario e che non hanno subito variazioni con il decreto fiscale: deve essere lo stesso del veicolo di cui si usufruisce dell’attestato di rischio o deve essere un suo familiare stabilmente convivente. Nel caso di padre e figlio che vivono insieme, quindi, un’ipotetica nuova auto acquistata dal figlio potrà essere assicurata usufruendo della classe di merito del padre, ma solo se i due vivono stabilmente sotto lo stesso tetto. Le regole non vengono applicate nel caso in cui l’attestato di rischio sia intestato a una persona giuridica, come nel caso di auto aziendali o intestate a una società.