La raccolta fondi è una parte fondamentale di qualsiasi organizzazione senza scopo di lucro. È così che queste organizzazioni sono in grado di portare i soldi di cui hanno bisogno per continuare il loro lavoro. Esistono molti tipi diversi di raccolte fondi e ognuna può essere un ottimo modo per portare donazioni da individui, aziende o altre organizzazioni.

Un tipo di raccolta fondi è un evento. Può essere qualsiasi cosa, da una cena o un’asta a una passeggiata o un autolavaggio. Gli eventi sono un ottimo modo per coinvolgere le persone e raccogliere fondi allo stesso tempo. Possono anche essere molto divertenti per tutte le persone coinvolte.

Un altro tipo di raccolta fondi è chiamato unità di donazione. Ciò comporta chiedere alle persone di donare oggetti come vestiti, cibo o giocattoli. Le unità di donazione sono un ottimo modo per raccogliere oggetti che le persone potrebbero non aver donato altrimenti. Aiutano anche a sensibilizzare sul lavoro dell’organizzazione.

Le linee guida per la gestione delle raccolte fondi associazioni ed enti del terzo settore suddivise per attività e iniziative.

Raccolta fondi attraverso il Direct Mail

Si definisce direct mail qualsiasi tipo di comunicazione diffuso per via postale, tra cui lettere personalizzate, materiali promozionali (per esempio dépliant, brochure, flyer-volantino), questionari, messaggi non indirizzati o non personalizzati, consegnati nelle portinerie o inseritinelle cassette postali.

Le organizzazioni che inviano materiale promozionale a indirizzi postali identificati devono assicurarsi che le banche dati di cui si servono per la spedizione siano aggiornate in modo da includere solo le persone che abbiano fornito in precedenza consenso espresso e specifico all’invio di materiale informativo e non lo abbiano revocato successivamente.

Nella comunicazione deve essere fatto espresso richiamo alla normativa sulla privacy e devono essere indicate le finalità della raccolta, gli strumenti attraverso i quali effettuare le donazioni, con indicazione dei benefici fiscali, gli indirizzi dell’organizzazione da contattare per ricevere informazioni ulteriori.

Raccolta fondi per associazioni con il Telemarketing

Il Telemarketing è una modalità di raccolta di donazioni, promesse di adesioni, beni, servizi e altro ancora, a sostegno della causa, della missione, delle attività o dei progetti dell’organizzazione stessa attraverso l’uso del telefono.

Il telemarketing può svolgersi con modalità inbound, cioè ricevendo le chiamate presso l’organizzazione o presso l’eventuale call center che opera per conto della stessa, normalmente a seguito dell’invio da parte dell’organizzazione di materiali informativi e promozionali all’utenza.

L’altra modalità, detta outbound, consiste nell’effettuazione di telefonate da parte dell’organizzazione o del call center a donatori, soci, simpatizzanti i cui nominativi sono presenti nella banca dati dell’organizzazione, a tutti coloro che comunque abbiano fornito consenso al trattamento dei propri dati personali

Il telemarketing deve essere gestito dall’ETS nel rispetto del principio di trasparenza. Si raccomanda quindi di rendere visibile il numero telefonico del chiamante e di comunicare con chiarezza le generalità dell’operatore e dell’ente. Inoltre, gli operatori dovranno, su richiesta, informare sullo scopo della telefonata e delle modalità di effettuazione delle donazioni, sugli importi richiesti ed i benefici fiscali collegati, sui recapiti dell’Ente con indicazione del referente della raccolta al quale chiedere informazioni. Dovranno altresì essere comunicate le informazioni richieste dalla normativa vigente in materia di privacy.

Attività di raccolta fondi con il metodo face To Face

Il Face to face è una tecnica di raccolta fondi per acquisire donatori regolari ovvero persone che hanno deciso di donare tramite domiciliazione bancaria/postale o carta di credito. Avviene attraverso il contatto diretto tra operatore (dialogatore) e potenziale donatore.

Il Face to face si può praticare per strada, in centri commerciali, aeroporti, stazioni, porta a porta, etc. richiedendo i necessari permessi, direttamente dall’ETS o per il tramite di soggetti terzi.

Il dialogatore deve avere almeno 18 anni e deve essere adeguatamente formato con particolare riguardo alla normativa sulla privacy. Per osservare le regole di trasparenza e accessibilità delle informazioni i dialogatori dovranno essere dotati di un tesserino di riconoscimento che indichi le proprie generalità e la denominazione dell’ETS beneficiario e/o dell’agenzia di riferimento.

La tecnica del Direct Response Televisione

È una tecnica di raccolta fondi – al pari del face to face – utilizzata prevalentemente per acquisire donatori regolari. Consiste in una pubblicità televisiva (spot) che, nel rispetto dei citati principi di trasparenza, verità e correttezza, sollecita il pubblico televisivo a rispondere direttamente all’appello dell’ETS, di solito chiamando un numero di telefono o visitando un sito Web, mediante la sottoscrizione di donazioni ricorrenti a valere su domiciliazione bancaria/postale o carta di credito.

Le raccolte fondi durante gli eventi

Gli ETS possono organizzare raccolte fondi in occasione di eventi sportivi, culturali, ricreativi o di altro genere. Gli eventi possono essere organizzati direttamente dall’ETS o per conto di questo da un’agenzia o ente esterno, oppure possono essere organizzati esclusivamente da un soggetto terzo in piena autonomia. In quest’ultimo caso l’ETS non si occupa dell’organizzazione dell’evento ma si limita a riceverne il beneficio economico e a gestire le modalità di comunicazione del marchio e del nome.

Nel caso in cui l’evento sia organizzato da terzi, sarà cura dell’ETS valutare la compatibilità tra l’attività svolta dal terzo e la mission dell’ETS e redigere per iscritto le condizioni del rapporto tra i due soggetti.

Nel caso in cui l’ETS sia chiamato ad organizzare l’evento dovrà pianificare la manifestazione, la logistica, prevedere polizze assicurative per rischi collegati all’evento, stipulare contratti con fornitori, artisti e altri.

L’ETS dovrà verificare e rispettare gli adempimenti burocratici (licenze, permessi e altro) gli adempimenti alle normative di sicurezza e alle norme di pubblico spettacolo e gli adempimenti fiscali (tasse comunali, SIAE, etc.) legati all’organizzazione dell’evento. L’ETS dovrà pubblicizzare l’evento indicando finalità della raccolta, modalità di versamento dei contributi, recapiti dell’ETS per consentire al donatore di chiedere e ottenere informazioni sull’evento stesso.

Qualora, in occasione di particolari eventi o manifestazioni, gli ETS somministrino bevande e alimenti avvalendosi della deroga al possesso dei requisiti sulla sicurezza alimentare prevista dall’art. 70 del CTS, dovranno in ogni caso prestare particolare attenzione alle scadenze dei prodotti somministrati, alla loro conservazione e alle condizioni minime di igiene nelle fasi di preparazione, somministrazione e smaltimento dei prodotti medesimi. Raccolta fondi con eventi di piazza

Si tratta di raccolte pubbliche occasionali in cui l’organizzazione raccoglie fondi prevalentemente mediante l’offerta di beni di modico valore. Anche in questo caso l’ETS dovrà verificare se siano necessarie autorizzazioni preventive per l’occupazione di spazi pubblici, nonché limitare lo svolgimento della raccolta a un numero limitato di giorni evitando, se possibile, di sovrapporsi ad eventi organizzati da altri Enti e di utilizzare per le vendite prodotti analoghi a quelli tradizionalmente utilizzati da altri ETS che possano ingenerare confusione nei donatori.

Come già chiarito in introduzione, è preferibile offrire il bene solidale ad un prezzo superiore al suo valore medio di mercato. Anche in questo caso l’ETS dovrà munire gli operatori di idonei elementi distintivi di riconoscimento, utilizzando volontari. In caso di ricorso a soggetti esterni dovrà essere stipulato un accordo formale per iscritto e gli eventuali emolumenti corrisposti al terzo per la prestazione dovranno essere specificati e resi noti.

Azioni di merchandising finalizzate alla raccolta fondi.

Tra le attività tradizionali di raccolta fondi degli ETS vi è la cessione di beni di modico valore (gadget o altri prodotti, anche alimentari, talvolta donati dalle aziende come forma di sostegno alle attività di interesse generale dell’ETS) contraddistinti dal marchio dell’ETS apposto sul bene e/o caratterizzante il contesto delle attività di promozione della vendita: il merchandising. Nel caso degli ETS, il merchandising consente non solo di raccogliere fondi a sostegno delle attività di interesse generale dell’ETS, ma anche di veicolare tra il pubblico dei sostenitori il messaggio intrinsecamente associato all’attività di interesse generale dell’ETS medesimo attraverso un bene di modico valore solitamente di uso comune: una maglietta, una tazza, un cappellino, un portachiavi, ma anche un bene di consumo, il cui packaging o labbelling di accompagnamento racconti come l’acquisto di quel bene rappresenti una forma di sostegno delle attività di interesse generale dell’ETS.

La volontà espressa dall’acquirente di sostenere le attività di interesse generale dell’ETS attraverso l’acquisto del merchandising caratterizza questa particolare forma di transazione rispetto una normale compravendita di beni.

L’attività di vendita del merchandising avviene solitamente (ma non esclusivamente) attraverso il coinvolgimento di volontari e sostenitori in contesti pubblici: è questa una forma di coinvolgimento e partecipazione al sostegno delle attività di interesse generale particolarmente gratificante per chi partecipa attivamente a tali attività e apprezzata dal pubblico.

L’attività di vendita di merchandising può essere svolta in forma occasionale o continuativa, con diverse conseguenze sul piano fiscale (non assoggettamento dei ricavi a tassazione qualora tale attività sia svolta dall’ETS in forma occasionale, ai sensi dell’articolo 79, comma 4, lettera a) del CTS).

Per la vendita di merchandising in forma continuativa vi possono essere, per esempio:

  • (a) la gestione di siti per la vendita in forma elettronica (on line shopping);
  • (b) l’organizzazione di punti vendita fisici organizzati all’interno delle sedi dell’ETS o in altri spazi fisici in uso all’ETS o a terzi (c.d. corner shop e charity shop).

Anche questa forma di sostegno alle attività di interesse generale deve essere improntata al rispetto dei criteri generali di trasparenza, verità e correttezza. Particolare attenzione dovrà quindi essere prestata:

  • all’indicazione della destinazione dei fondi raccolti con tale attività (sostegno complessivo alle attività di interesse generale dell’ETS o a un particolare progetto o programma dell’ETS);
  • alla provenienza del bene oggetto di vendita (in particolare, privilegiando, quanto più possibile, filiere equo-solidali di produzione dei beni, così che la ricaduta di tale attività possa risultare doppiamente premiante, sia per l’ETS, sia per i soggetti coinvolti nella filiera);
  • all’eventuale indicazione, se del caso, che i beni o prodotti sono stati donati da terzi produttori/distributori;
  • al rispetto della normativa applicabile sul lavoro, anche rispetto al contrasto dello sfruttamento del lavoro minorile, sulla qualità e sulla sicurezza dei prodotti, sul commercio, sul trattamento dei dati personali degli acquirenti, ecc. e alla relativa disciplina fiscale.

Le raccolte fondi attraverso il posizionamento dei salvadanai

Si tratta di una modalità di raccolta ancora poco diffusa, che non prevede la presenza di un operatore nel luogo in cui sono collocati i salvadanai.

Qualora le organizzazioni decidessero di utilizzare i salvadanai per la raccolta fondi, esse sono invitate a mettere in pratica i comportamenti di seguito indicati: a) predisporre l’elenco dei luoghi di esposizione dei salvadanai; b) predisporre un calendario della raccolta; c) sigillare con cura i contenitori salvadanai attribuendo ad essi un numero progressivo e riportando gli estremi dell’ETS che effettua la raccolta, e la finalità; d) aprire i contenitori in una data stabilita e redigere contestualmente il verbale di versamento in cassa del contenuto.

Raccolta fondi effettuata dalle imprese for profit

L’ETS può raccogliere fondi dalle imprese for profit sia direttamente che per il loro tramite da dipendenti e clienti. Preliminarmente l’ETS potrà stabilire i criteri di scelta delle imprese a cui chiedere donazioni, valutando la tipologia di impresa e la composizione societaria e la compatibilità dei principi e valori dell’impresa con quelli dell’ETS.

Le modalità di collaborazione possono essere molteplici. A titolo esemplificativo e non esaustivo: erogazioni liberali, donazione di beni e servizi, donazione di tempo da parte dei dipendenti dell’azienda, payroll giving, cause related marketing, eventi e raccolta verso i clienti. L’ETS e l’impresa potranno redigere accordi scritti sulle modalità della collaborazione, prevedendo tempistica e modalità di versamento dei fondi da parte dell’impresa, rendiconto sull’attività svolta da parte dell’ETS con i fondi raccolti, modalità di utilizzo del marchio, logo e nome dell’organizzazione, modalità di comunicazione dell’accordo all’esterno, durata e condizioni della collaborazione, regolamentazione del rapporto ai fini privacy e del trattamento dei dati personali.

Le raccolte di fondi per attività di sostegno a distanza.

Si tratta di raccolte fondi consistenti nell’erogazione periodica da parte di persone fisiche o di enti di una definita somma di denaro a favore di un ETS affinché la impieghi per la realizzazione di progetti o programmi di cooperazione e solidarietà, internazionale o nazionale, che abbiano come destinatari una o più persone (o comunità) svantaggiate in ragione di condizioni economiche, sociali, fisiche, psichiche; promuovano il contesto familiare e le formazioni sociali, precisamente identificate; favoriscano la relazione interpersonale tra sostenitori e beneficiari.

Le raccolte fondi con i lasciti testamentari

L’ETS che vuole ricorrere a questa forma di raccolta fondi dovrebbe predisporre opuscoli o diffondere a mezzo WEB o attraverso il sistema radio televisivo informazioni sulle modalità con le quali è possibile disporre lasciti testamentari, la differenza tra patrimonio disponibile e quote di legittima, la facoltà di modificare sempre le proprie disposizioni testamentarie, la possibilità di vincolare il lascito alla realizzazione di un dato progetto, rappresentando però, in tale ultimo caso la necessità di indicare nel testamento la possibilità di impieghi alternativi nei limiti delle attività di interesse generale svolte dall’ETS, qualora il progetto non fosse più realizzabile dopo il decesso del disponente.

Le numerazioni solidali.

Si tratta di una modalità di raccolta fondi sulla quale il 2 febbraio 2018 è intervenuta l’AGCOM con il codice di autoregolamentazione per la gestione delle numerazioni utilizzate per le raccolte fondi telefoniche per fini benefici di utilità sociale (redatto ai sensi dell’art. 22, comma 7 dell’allegato a alla delibera n. 8/15/cir e s.m.i. come integrato dalla delibera 17/17/cir), ivi inclusi i servizi innovativi tra i quali l’acquisizione dei dati personali dei donatori nel rispetto delle indicazioni del Garante Privacy del 24 ottobre 2018 (prot. 31454/115526).

Le donazioni online

Gli ETS possono ricorrere anche a forme di raccolta fondi online. A titolo esemplificativo, sono molto diffuse le raccolte fondi tramite form sui siti web degli ETS, pagine di donazione su piattaforme esterne all’ETS (crowdfunding, personal fundraising), promozione della raccolta sui motori di ricerca e sui social media.

Dovrà essere posta particolare attenzione a:

  • Modalità di utilizzo del logo e degli elementi distintivi dell’ETS, in forma chiara, corretta e riconoscibile sui siti di proprietà e sui social media;
  • Corretta comunicazione della missione dell’ETS e finalità della raccolta fondi destinata alle Attività d’interesse generale;
  • Indicazione chiara degli strumenti di pagamento online in modalità sicura e protetta;
  • Massima trasparenza nella gestione dei fondi precedentemente raccolti attraverso gli stessi strumenti negli esercizi precedenti (es: pagine dedicate alla destinazione dei fondi, bilancio sociale, ecc.);
  • Gestione dei dati raccolti tramite form online rigorosa e rispettosa delle norme vigenti in materia di tutela dei dati personali.