Il Terzo Settore ha svolto e continua a svolgere un’insostituibile funzione per la comunità regionale, anche di supporto a favore della popolazione più vulnerabile, come le persone disabili e non autosufficienti, senza dimora, le famiglie in difficoltà. La Regione Emilia-Romagna conosce e riconosce questo sforzo e la difficile situazione economica che stanno attraversando organizzazioni e associazioni destinando loro ristori per oltre 3 milioni di euro. Abbiamo raccolto il grido di difficoltà di tanti circoli che temono di chiudere, interveniamo per evitarlo. Non lasciamo indietro chi ci aiuta a non lasciare indietro nessuno. L’intervento si somma già ad altri quattro bandi finanziati dalla Regione nell’ultimo anno in risposta all’emergenza Covid per un totale di risorse stanziate che superano gli 8 milioni. Dall’inizio della pandemia abbiamo fatto fronte senza soluzione di continuità all’emergenza sociale e alla situazione di difficoltà in cui versa anche il Terzo Settore. Non lasciamo indietro chi ci aiuta a non lasciare indietro nessuno

Cosi ELLY SCHLEIN, vicepresidente con delega al Welfare della regione Emilia Romagna.

Nuovi sostegni al Terzo settore: da Regione Emilia Romagna oltre 3milioni di euro per le spese sostenute durante la pandemia

Sono solo alcune delle cause di fragilità economico-finanziaria in cui si è venuto a trovare il mondo del Terzo Settore, duramente colpito dall’emergenza socio-sanitaria. Una realtà che in Emilia-Romagna include oltre 8mila organizzazioni, tra quelle regolarmente registrate e quelle affiliate.

Una boccata di ossigeno per le Organizzazioni no-profit che si prendono cura delle persone più fragili, bambini, anziani e disabili, arriva dalla Regione Emilia-Romagna con l’apertura di un secondo bando che mette a disposizione altri 3 milioni di euro, dopo i 3,2 resi disponibili con il primo bando estivo, per coprire le spese sostenute dagli Enti durante il lockdown.

Le risorse, di provenienza statale, provengono dalla quota complessiva dei fondi messi a disposizione delle Regioni dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali, in base all’accordo di programma sottoscritto anche con l’Emilia-Romagna. L’obiettivo è proprio quello di dare continuità all’attività ordinaria degli Enti, garantendo l’adeguamento e la prosecuzione di servizi messi a rischio per effetto della pandemia.

Beneficiarie sono dunque le organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale presenti su tutto il territorio, purchè iscritte ai rispettivi registri previsti dalla normativa. I contributi previsti vanno da 2.500 fino a 10.000 euro per ogni realtà, e serviranno per far fronte alle spese sostenute durante l’emergenza: dall’affitto degli immobili all’acquisto di dispositivi di protezione individuale, dall’igienizzazione degli ambienti ai costi per il personale. Per fare domanda, c’è tempo dal 1^ al 31 marzo.

A presentare alla stampa contenuti e finalità del provvedimento, approvato lunedì 15 febbraio in Giunta, sono stati oggi in videoconferenza la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano, che hanno anche ricordato la grande adesione riscossa dal primo bando, la cui graduatoria è stata approvata lo scorso novembre. 675 le realtà del Terzo Settore che hanno potuto ricevere il sostegno della Regione, con un contributo medio riconosciuto di oltre 4.770 euro.

Contributi e spese finanziabili

L’intera somma (3.107.276 euro) messa a disposizione dalla Regione attraverso il bando, consentirà agli Enti del Terzo settore di ricevere contributi da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 10mila, nel caso di spese più consistenti.

In particolare, alle associazioni e agli Enti del Terzo settore saranno riconosciute le spese sostenute nel periodo dall’1 settembre 2020 al 15 marzo 2021, riferite alla gestione degli immobili (canoni di affitto, utenze, pulizie e piccole manutenzioni ordinarie strettamente necessarie allo svolgimento delle attività); costi di igienizzazione degli ambienti; acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori e per l’attuazione di misure di contrasto alla diffusione del Covid-19.

I contributi regionali potranno anche coprire le spese di acquisto di beni e attrezzature entro il valore unitario massimo di 516 euro, acquisizione di beni di consumo e servizi, costi di personale e rimborsi spese ai volontari, esclusivamente riferite alle attività legate all’emergenza sanitaria.

Destinatari

Al bando possono accedere: organizzazioni di volontariato iscritte da almeno sei mesi nel registro regionale e con almeno 15 soci aderenti; associazioni di promozione sociale iscritte da almeno sei mesi nel registro regionale e con almeno 30 soci aderenti; associazioni di promozione sociale con sede in Emilia-Romagna iscritte da almeno sei mesi nel registro nazionale in qualità di enti affiliati e con almeno 30 soci aderenti; le Fondazioni del Terzo settore con sede in Emilia-Romagna iscritte da almeno sei mesi all’anagrafe delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), istituita presso l’Agenzia delle Entrate.

I requisiti di iscrizione di almeno sei mesi e del numero minimo dei soci devono essere accertati alla data di approvazione del bando (15 febbraio 2021).

Modalità e termini per partecipare

Le richieste di contributo dovranno essere presentate per via telematica, sottoscritte dal legale rappresentante e corredate della relativa documentazione, dalle ore 10 del 1^ marzo alle ore 13 del 31 marzo 2021, utilizzando il servizio on-line disponibile entro l’apertura del bando alla pagina del sito web Ersociale: https://sociale.regione.emilia-romagna.it/terzo-settore/bandi/ compilando la modulistica e corredandola degli allegati previsti. Per l’accesso alla piattaforma on-line, è necessario dotarsi di un’identità digitale di persona fisica Spid o Federa, con livello di affidabilità alto.