A partire dal 1° gennaio 2024, le associazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale (Odv e Aps) con un fatturato annuo inferiore ai 65.000 euro adotteranno le regole del regime forfettario esclusivamente per quanto riguarda l’IVA. Questa anticipazione di sei mesi precede l’implementazione di una nuova normativa che entrerà in vigore il 1° luglio 2024. Quest’ultima trasformerà l’attuale regime di esclusione IVA per le entità del Terzo settore in un regime di esenzione, in risposta alla procedura di infrazione n. 2008/2010 avviata dalla Commissione europea.

Nuovo regime IVA per gli enti del Terzo Settore: cosa cambia per le associazioni dal primo gennaio 2024 e cosa invece dal primo luglio 2024?

Dal 1° gennaio 2024, ci saranno cambiamenti significativi nel sistema IVA per le organizzazioni del Terzo Settore. Queste modifiche influenzeranno anche le entità non profit, come le APS e ODV. A partire da questa data, tutte le entità con Partita IVA dovranno adottare la fatturazione elettronica. Inoltre, per le APS e ODV con ricavi minori di 65.000 euro, verrà applicato un regime forfettario, esentandole dall’IVA ma anche dalla possibilità di dedurre l’IVA sugli acquisti. Questo permette loro di emettere fatture senza IVA se i proventi dell’anno precedente non superano i 65.000 euro.

Primo luglio 2024.

Il 1° luglio 2024 segna un’ulteriore scadenza importante: tutte le associazioni, a prescindere dalla loro forma o iscrizione al RUNTS, dovranno avere una Partita IVA. Le associazioni non commerciali dovranno registrare tutte le attività, anche quelle interne, sotto il nuovo regime IVA. Fino al 30 giugno 2024, sarà sufficiente emettere una ricevuta semplice per tali operazioni.

Criteri Non Profit da rispettare

Le associazioni che rispettano i criteri non profit saranno esenti dall’IVA secondo l’art. 10 del decreto IVA. Tuttavia, l’art. 36-bis prevede la possibilità di optare per la dispensa dagli adempimenti di fatturazione e presentazione della dichiarazione annuale, a condizione che vengano effettuate solo operazioni esenti.

Queste modifiche rappresentano un cambiamento significativo nel modo in cui gli enti non profit gestiscono le questioni fiscali. È fondamentale che le associazioni si informino sulle nuove normative e si preparino a queste scadenze. Per ulteriori dettagli e assistenza specifica, è consigliabile consultare fonti di informazione specializzate o contattare enti competenti per ottenere una guida dettagliata e personalizzata.

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