In tanti ci siamo interrogati a riguardo. Ma alla fine il dubbio spesso rimane. A cosa serve e come si ottiene la partita IVA per un Associazione? Conviene richiedere la partita iva oppure è meglio operare senza?

Avere o non avere una partita IVA per un associazione è spesso un argomento fonte di dibattiti nel corso delle assemblee. A noi personalmente è capitato più volte che una parte degli associati si schierasse per avere una partita iva e una parte invece (magari spaventati dagli obblighi fiscali e di gestione della partita iva) era apertamente contraria.

Per scegliere se aprire o non aprire una partita iva è però necessario capire bene i pro e i contro di una scelta cosi importante.

La partita IVA è necessaria SOLO se l’associazione intende svolgere un qualsiasi tipo di attività commerciale, sia essa occasionale o abituale. Questo obbligo è previsto direttamente dall’ artt. 3, comma 1 e 4, comma 4 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n. 633 “Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto”.

Quali sono le attività e le associazioni per le quali NON è richiesta la partita IVA?

La partita iva per associazioni non è necessaria per alcune attività escluse dal campo di applicazione dell’imposta come:

  • gli enti non commerciali: i fondi pervenuti a seguito di raccolte pubbliche occasionali, anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione;

  • le associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona per le attività istituzionali effettuate a pagamento nei confronti degli associati (che non concorrono neanche al reddito);

  • le associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona per le cessioni anche a terzi di proprie pubblicazioni cedute prevalentemente agli associati (che non concorrono neanche al reddito);

  • le onlus per quanto riguarda le operazioni pubblicitarie svolte a beneficio dell’associazione.

Come un associazione può richiedere l’attribuzione di un numero di partita IVA?

Per l’attribuzione del numero di partita IVA è necessario presentare il modulo AA7/7 presso l’ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate.