Aprire associazione culturale è un idea che, praticamente tutti, abbiamo avuto. Almeno una volta nella vita. Fondare un’associazione significa dare sfogo alle proprie passioni e, insieme ai soci, organizzare attività con ricadute in diversi ambiti.

Amare una comunità di persone e voler contribuire al benessere collettivo è il primo motivo per aprire un associazione culturale.

Per aprire una associazione culturale, per prima cosa, è necessario riunire i soci fondatori (almeno 3 persone) che dovranno ricoprire le prime cariche sociali; dopo di che si dovrà determinare e indicare lo scopo e gli obiettivi dell’associazione; redigere l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione; organizzarsi per richiedere il codice fiscale associativo; registrare l’associazione presso gli sportelli degli uffici competenti dell’agenzia delle entrate e, per ultimo, inviare in modalità digitale il modello EAS.

Una volta completati e terminati correttamente questi passaggi l’associazione potrà dirsi aperta correttamente.

Perché aprire un’associazione culturale è sempre una buona idea?

Aprire associazione culturale è sempre un ottima idea. Dedicarsi a far crescere e migliorare un progetto associativa che possa ricaduto sul territorio è una splendida avventura. Inoltre, dal 2016, le associazioni possono anche beneficiare del 2 per mille dell’IRPEF cosi come, e questo giù succede da diversi anni, del 5 per mille per altre particolari forme Associative!

Aprire associazione culturale e ricevere contributi pubblici.

Una volta aperta la nostra associazione possiamo prepararci per ricevere contributi e agevolazioni da parte dei soggetti pubblici. Per ricevere contributi pubblici però dobbiamo registrare e iscrivere l’associazione all’interno degli elenchi del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e rispettare le linee guida del DPCM del 21 Marzo 2016.

Il DPCM 21 marzo 2016 obbliga le associazioni culturali, ognuna secondo il rispettivo atto costitutivo o statuto, a perseguire delle finalità ben precise e a svolgere e/o promuovere attività culturali.

Quali associazione possono iscriversi ai registri del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Al registro del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo possono accedere tutte le associazioni attive nella creazione, produzione, distribuzione, conservazione, tutela e ricerca sul patrimonio materiale culturale Italiano (monumenti storici, musei, archivi, biblioteche… ), sul patrimonio naturalistico italiano (parchi naturali, aree protette… ) e sul patrimonio immateriale culturale italiano (tradizioni religiose, enogastronomia … ).

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